Il Presidente Rasero risponde a Decaro: elezione diretta per le Province è massima espressione di democrazia

Pubblicato il 20 gennaio 2023 • Amm.ne Provinciale

Il Presidente della Provincia e Sindaco del Comune di Asti, Maurizio Rasero, ha replicato con fermezza al comunicato stampa di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) del 19 gennaio 2023 (vedi: Decaro e Nardella: “Non vogliamo nuovo ceto politico ma più servizi ai cittadini”) in cui vengono riportate le dichiarazioni di Antonio Decaro (Presidente dell'Anci e Sindaco di Bari) e Dario Nardella (Coordinatore Anci dei sindaci metropolitani e Sindaco di Firenze) sul tema delle Città metropolitane.

Con l'invio di una lettera al Presidente Decaro, Rasero ha voluto esprimere il suo forte dissenso alla dichiarazioni riportare nel succitato documento, in particolare nel passaggio in cui viene criticato il possibile ritorno all'elezione diretta degli organi delle città metropolitane, un modello che riguarderebbe anche le Province e che viene invece supportato dalla Provincia di Asti e dai Sindaci dell'Astigiano come dettagliatamente illustrato nel "Manifesto dei Comuni della Provincia di Asti per la Riforma delle Province" (vedi: Il Presidente Rasero scrive al Ministro Calderoli. Obiettivo: ridare dignità istituzionale alle Province)

Il Presidente Rasero ha dichiarato: "Ho letto con un certo stupore e disagio le dichiarazioni di Decaro. Pensare che il Presidente dell'ANCI si sia esposto pubblicamente su argomenti così delicati senza un previo confronto con i Sindaci non è edificante. Voglio credere si sia trattato di uno scivolone istituzionale e che venga presto rettificato, come chiesto allo stesso Decaro in una lettera che ho prontamente inviato. Decaro non può parlare a nome di tutti i Sindaci: è evidente che si doveva prima consultare e riflettere. Non mi addentro nell'argomento ma credo si possa ragionare sulle città metropolitane in modo diverso; quel che è certo, invece, è che per le Province il ritorno all'elezione diretta di Presidente e Consiglio rappresenta un primo e fondamentale passo in avanti per ridare dignità ad enti così ingiustamente martoriati in questi ultimi anni sebbene ricoprano un ruolo fondamentale per i Comuni ed i cittadini. Per questo ribadisco: mi dissocio totalmente dalle parole e i toni usati da Decaro, in attesa di un suo opportuno chiarimento".